domenica 1 marzo 2009

Il cinema secondo Vic: Parte 1

Prima di cominciare due piccole avvertenze:

1)come ho già detto nel primo post di presentazione, nessuno dei fratelli Vega ha una qualsiasi conoscenza delle tecniche cinematografiche, letterarie o fumettistiche, quindi è con estrema umiltà che posteremo le nostre opinioni. Tutto quello che leggerete, malgrado esprima il nostro punto di vista e contenga un voto finale, non può essere in alcun modo considerato una recensione. Se un qualsiasi prodotto (film, fumetto, album, libro) non ci piace, non faremo altro che tentare di infiocchettare il meglio possibile il semplice e lapidario commento "ci fa cacare sangue dalla bruttezza".
Per cui siete avvertiti: è inutile fare interventi da pseudo-intellettuali o da esperti del settore del tipo "LA CARROZZELLA!!! L'OCCHIO DELLA MADRE! L'OCCHIO DELLA MADRE!!!" o evidenziare come il film approfondisca la visione distopica del moderno dissapore tra la classe dirigente e l'uomo della strada che ignora la fenomenologia del movimento operaio e AH! LA TAUROMACHIA!
Se siete "gente di un certo livello", non sprecate il vostro tempo a cercare di inculcarci un po' di sapere. Abbiamo scelto di morire ignoranti.

2)Tutto quello che segue è ovviamente disseminato di SPOILER ATOMICI. Leggete a vostro rischio e pericolo.

The Hitcher
di Dave Meyers con Sean Bean, Sophia Bush, Zachary Knighton, Neal McDonough

Film brutto. Punto.




Ok, proviamo ad argomentare un pochino.
La storia è semplice e piuttosto lineare. Due ragazzi, Jim e Grace, partono per le classiche vacanze con amici in località che danno tutte l'idea di essere sulla lista nera del prossimo film di Jason. Già ci si immagina un lago, una casa di legno, tanto alcol e ragazzette disinibite.
Ma questo film si chiama The Hitcher non Venerdi 13, quindi potete scordarvi di vedere un tizio grosso come una casa fare a pezzi tanti adolescenti arrapati con un machete o un'ascia. Prima di tutto cerchiamo di classificare questo film...errr...thriller? Horror? Action?
Boh, 'sti cazzi del genere, parliamo piuttosto di quello che succede.

Jim e Grace sono due classici giovanotti americani. Lei studia, lui è una specie di duro dal cuore d'oro con il tatuaggio sull'avambraccio. Lei vorrebbe avere figli, lui pensa piuttosto all'impressione che farà alle amiche di lei(il parere di Vic è che Jim in realtà abbia intenzione di cornificare la ragazza a ripetizione).
Insomma, inizia il film e sembra una specie di American Pie on the road con l'unica differenza che non fa ridere. Sono giovani, sono belli, hanno una macchina da urlo e si apprestano ad avere una vacanza straordinaria. Cosa può andare storto in questo quadretto idilliaco?


Semplice, i due incontrano sulla loro strada un autostoppista pazzo.
Sì, la trama non è un granché. A questo punto il film smette di essere American Pie e diventa una specie di mezzo-thriller che non fa stare in tensione nemmeno per un secondo netto.
Prima, il buon Jim rischia di investire l'autostoppista con la macchina, poi scappa via spronato dalla bella Grace, che una mezza idea riguardo alla sanità mentale di un individuo che sotto la pioggia battente, di notte, si mette in mezzo alla strada a fare l'autostop, se l'è già fatta.
Ma Jim è un buon samaritano, sveglio come una colonna di granito e alla successiva stazione di servizio decide di dare un passaggio al pazzo man...al tenero signore che sembra così TAAAANTO una brava persona.
Il risultato è che i due si ritrovano rapidissimamente in balia del pazzo, che armato di coltello minaccia di cavare un occhio alla bella Grace, a meno che il suo gentile e disponibile ragazzotto non dica la frase "io voglio morire".
Jim, purtroppo, non vuole morire, inchioda, fa sbattere il grugno del killer sul cruscotto e insieme alla ragazza lo cacciano fuori a pedate.
Fine del film.

VE PIACEREBBE!!!
E invece no.

Mentre i due sono in viaggio vengono superati dalla classica family car bianca della classica famiglia americana bianca, con due classici pargoli sui sedili posteriori che giocano con il pupazzone di una ranocchia.
La ranocchia viene spostata e c'è il colpo di scena:


THE MUTHAFUCKIN' KILLER IS BACK!
Sì, il tutto è abbastanza telefonato. Il colpo di scena non c'è, lo spettatore già si aspetta una cosa del genere. Fondamentalmente questa scena descrive alla perfezione il film. Non c'è mai una sequenza che colpisce per la sua originalità o che faccia fare almeno un salto sulla sedia allo spettatore. E' tutto scontato, facilotto, banale.
Comunque i due ritroveranno la family car più avanti, sul bordo della strada.


Provate ad indovinare fra queste due possibilità: 1)il killer è sceso a pisciare e non ha fatto niente alla famiglia per bene; 2)il killer ha fatto a pezzi l'allegra famigliola.
Se avete scelto la 1, probabilmente, nelle vostre mani questo film sarebbe riuscito quasi decente.
L'unico sopravvissuto è il capofamiglia, che il buon samaritano Jim si mette in testa di salvare a tutti i costi malgrado abbia perso svariati ettolitri di sangue. Si fermano ad una stazione di servizio e chiedono alla cameriera stronza di chiamare la polizia. La cameriera sarà pure stronza, ma di certo non stupida e resasi conto di quello che sta succedendo, dice alla polizia quello che gli si para davanti agli occhi, ovvero due giovani con un tizio morente in una macchina.
Da quel momento in poi il film entra in un loop interminabile. La polizia insegue i due giovani convinti che siano criminali e il killer appare misteriosamente quando lo spettatore più se lo aspetta a fare terra bruciata intorno ai due, scaricando la colpa delle morti sui ragazzi.
A capo delle operazioni di polizia c'è lui:


Ovvero Neal McDonough, un uomo che è nato per fare il cattivo nei film d'azione o il poliziotto cazzuto. In questo caso fa il poliziotto cazzuto e non è affatto convinto della colpevolezza dei due ragazzi. Ma il suo lavoro gli impone comunque di dargli la caccia e il film passa da un mezzo-thriller a una versione violenta di Scuola di polizia...ah, dimenticavo, nel mezzo si verificano scene di una stupidità imbarazzante, tipo questa:


Ovvero "la macchina che cade dal nullaTM" che per poco non fracassa il crapino della bella Grace. Ok, probabilmente è stata lanciata dal killer, ma perché? Se avesse voluto ammazzarli avrebbe potuto tranquillamente usare il fucile che ruba dalla stazione di polizia, ma invece gli scaraventa contro il pick up così gli spettatori, come i bambini di Povia, fanno OOOOHHH! e MINCHIA CHE BEL FILM! e invece no! Sta scena non c'entra na mazza!
Comunque...i due fuggono per la strada e il tono cazzaronesco ha il suo apice. Questo film è quanto di più infamante nei confronti della polizia americana sia mai stato girato.
Allora:
i due fuggono a bordo di una macchina della polizia. Arriva la cavalleria:


Tre macchine nello specchietto retrovisore. Poi, come se non bastasse, arriva anche l'elicottero (sempre nel classico stile da "adesso ti faccio la scenona", ovvero il trucco della "macchina che cade dal nullaTM", solo che qui è "l'elicottero che appare dal nullaTM"):


I due sono fregati, anche perché da una delle macchine si sporge dal finestrino un poliziotto con un fucile lungo come un treno merci, che si diverte a bucherellare il mezzo di trasporto dei due fuggiaschi. Jim e Grace devono accostare.
A questo punto, io, personalmente, avevo già le braccia alzate al cielo e la maglietta rimboccata sopra la testa in segno di vittoria. Sono il Fabrizio Ravanelli del cinema, in quel momento. Se i due si fermassero, il buon Neal-capodellapolizia prenderebbe la decisione giusta e darebbe la caccia al vero colpevole, ovvero l'autostoppista assassino.
E invece, in un turbine di vaffanculi, appare dal nulla il suddetto killer a bordo di una macchina da un milione di dollari:


e si fa largo a sportellate tra le 3 (ripeto TRE! 3! TREEEE!), macchine della polizia, seminando morte e distruzione:


le macchine si cappottano come se niente fosse, poi, non contento, armato di una pistola (ripeto DI UNA PISTOLA!), si libera anche dell'elicottero:












Ma curiosamente non fa niente ai due ragazzi...ok, già da questo punto in poi si capisce che non può finire bene 'sto film, ma quello che succede poi è ancora peggio!
I due si ritrovano in un motel e mentre la bella Grace rimane sotto la doccia (no, non si vede niente...) Jim se ne va allegramente in cerca di un telefono...ovviamente farà una brutta fine.
Anche questa scena è pessima.
La ragazza arriva e trova Jim legato con delle catene a due camion. Il pazzo omicida minaccia di separare la parte sopra di Jim, dalla sua adorata parte sotto. Grace ha una pistola...spara alla catena? NO!
Si siede alla cabina di guida, dove il pazzo ha il piede sull'acceleratore.
-Se mi spari, tolgo il piede dalla frizione e ammazzo il tuo ragazzo...avanti fallo perché io sono pazzo e tu mi devi uccidere e blablabla dialogo inutile.
Lei piagnucola come un vitello e gli tiene la pistola puntata in faccia, ma non gli spara! Potrebbe sparargli e spegnere all'istante il motore...ma non lo fa!
Arriva la polizia! E cosa fa? Libera il giovane? Ovviamente no! Tutti puntano la pistola su Grace e gli intimano di gettare l'arma!!! Il pazzo omicida parte a razzo e Jim finalmente scompare da questo film. Alleluja!
Il killer viene arrestato, ma il film non si decide a finire. Mentre viene scortato in una prigione il buon pazzo omicida (interpretato ottimamente, è il caso di dirlo, da Sean Bean) si spezza il pollice e buttando sangue come un maiale sgozzato si libera dalla manetta.


Si sentono suoni assurdi della manetta che raschia la carne, sangue che zampilla ovunque, lo stesso killer psicopatico che grugnisce come se stesse cacando un porcospino e la reazione della sveglissima guardia, per tutti e trenta i secondi su cui si sviluppa la scena, è questa:


Immobile. Nemmeno respira. La guardia in questione ha un passato da mimo e non si accorge che il caro psicopatico che sta trasportando si libera dalle manette.
La giustizia divina vuole che questo tizio muoia, assieme agli altri due poliziotti nell'abitacolo del trasporto corazzato (due davanti a cazzeggiare e un solo poliziotto dietro a fare la guardia al Rambo che ha appena dimezzato le forze di polizia con una pistola? vabbè...) e perfino al poliziotto cazzutto Neal.
Poco prima che il biondo Neal muoia, Grace gli prende la pistola e decide che "tutto questo deve finire". Rambo se ne libera in un colpo solo. La disarma e la ficca nel trasporto corazzato. Poi spara al serbatoio e il trasporto esplode.


A questo punto ho di nuovo alzato le braccia al cielo, felice della dipartita dell'inutile bonazza. Ma non ho fatto in tempo a urlare "DAI MANIACO OMICIDA, AMMAZZA TUTTO QUELLO CHE SI MUOVE!" che improvvisamente la ragazza esce dalle fiamme come se niente fosse e incazzata come una belva uccide il killer con un fucile a pompa, regalando allo spettatore l'unica scena degna di nota del film:


Dissolvenza.
Titoli di coda.
Complimenti. Mi avete fregato.


Quello che vale la pena ricordare:

Guardatelo!
E' il tizio che gestisce l'area di servizio in cui Jim e Grace incontrano per la prima volta lo psicopatico. Il segno dell'abbronzatura sulle braccia, farneticanti dissertazioni riguardanti le automobili, lo sguardo perennemente lanciato verso le chiappe di Grace. Semplicemente stupendo!
Ho pregato il dio del cinema che questo tizio riapparisse più avanti nel film, ma la grazia non mi è stata concessa. Peccato.

Quello che è necessario dimenticare:


Siamo nel motel dove i due ragazzi hanno deciso di nascondersi per la notte. Grace vorrebbe aspettare il ritorno di Jim, andato a telefonare, ma non ci riesce e si addormenta. Quando riapre gli occhi, si ritrova davanti, appoggiata sul comodino, una merendina. Una mano le tocca la coscia e lei dice languidamente:
-Così mi fai eccitare...
All'improvviso appare il killer, che le sale sopra e la blocca con le mani.

E come se niente fosse, arrapato come un furetto le dice la battuta più orrenda che io abbia mai sentito:
-ETTU MEFAI SSANGUE!

...

Conclusione:
Evitate questo film come la peste o almeno vedetelo soltanto per cazzeggiare con gli amici. E' una gran perdita di tempo.
Il grosso peccato è che Sean Bean riesce a tirare fuori un'intepretazione interessante da un personaggio piuttosto banale, che non è nient'altro che il classico serial killer "col trauma" dal passato torbido. Passato che, ovviamente, non ci viene nemmeno accennato.
Come già detto in precedenza, non c'è mai un'inquadratura degna di nota. I dialoghi sono più che altro un riempitivo. Le uniche parole che vogliono dire qualcosa sono quelle che escono dalla bocca di John Ryder, il pazzo omicida, ma niente di particolarmente ispirato.
Non si capisce come diavolo faccia il killer a ritrovare sempre e comunque i due poveri ragazzi. E la macchina mega-favolosa? 'Ndo cazzo l'ha presa? L'unica risposta possibile è BOH!
Il film è un remake dell'omonimo film del 1986, che vanta nel cast la presenza di Rutger Hauer. Non ho mai visto l'originale, ma dubito fortemente che possa essere peggiore di questo. L'ennesima prova che i remake, tranne rarissimi casi, sono nient'altro che delle redditizie trappole per turisti.

Voto di Vic: 4

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